Qualcuno lo nota, qualcun altro non vede differenze, dunque è un mito da smontare oppure no l’idea secondo cui il metabolismo cambia con l’età? Recenti studi hanno dimostrato che tra i 20 e i 60 anni si mantiene relativamente stabile e inizia a cambiare solo quando si entra in età più avanzata.
Nei decenni passati si è creduto che subisse un primo rallentamento intorno ai 20 e di nuovo verso i 40. A quanto pare non è esattamente così, anche se alcune abitudini di vita – dunque gli inevitabili cambiamenti nello stile di vita intorno a quelle età – possono influire sul comportamento del metabolismo.
I ricercatori hanno analizzato tutti gli studi esistenti in proposito provenienti da 29 paesi del mondo. I risultati hanno mostrato che il dispendio energetico cresce rapidamente nel primo anno di vita e poi va diminuendo progressivamente fino ai 20 anni, momento in cui si stabilizza fino a circa 60 anni. Gravidanza inclusa.
I risultati si sono mantenuti stabili anche quando si includevano fattori come la composizione del corpo – peso e quantità di massa magra e grassa – e la quantità di attività fisica, elementi che possono influire sul dispendio energetico di una persona.
Non sembra invece si sia tenuto in debito conto la quantità di calorie ingerite. Talvolta diamo la colpa a un metabolismo lento ma il problema sta altrove, cioè nella quantità di cibo che ingeriamo e che è superiore a quello che il nostro corpo effettivamente utilizza.
